I consiglieri di opposizione Lorenzo Italiano, Damiano Maisano, Pippo Crisafulli, Alessio Andaloro e Massimo Bagli scrivono al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro della Salute Orazio Schillaci e al governatore della Regione Sicilia Renato Schifani per mettere sotto la lente le gravi carenze del Fogliani di Milazzo.
“Pregiatissime Autorità,quali rappresentanti della città di Milazzo, ci permettiamo inviare la presente per evidenziare le gravi criticità che si registrano all’ospedale di Milazzo, tali da mettere in discussione il diritto, costituzionalmente riconosciuto, alle cure da parte dei nostri concittadini. L’elenco delle disfunzione è lunghissimo e peraltro rappresentato in un dettagliato dossier inviato nei mesi scorsi all’Assessore della Salute della Regione Siciliana, rimasto senza riscontro- si legge nella missiva”
*Una sottovalutazione del problema che ci preoccupa anche perché contestualmente nel nostro territorio e nell’intero comprensorio si sta registrando una forte mobilitazione popolare con la costituzione di Comitati e Assemblee permanenti che culminerà il prossimo 17 maggio in una grande manifestazione popolare.Di giorno in giorno infatti aumenta il timore di non poter ricevere più cure adeguata dall’offerta sanitaria dell’ospedale di Milazzo che – è opportuno precisarlo – è un DEA di primo livello, ma solo sulla carta visto che i servizi previsti e la dotazione del personale sanitario non è equiparata agli standard previsti per questi presidi- scrivono i consiglieri della minoranza”.
“Riportiamo, comunque, in sintesi, quelle che sono le principali criticità. Medicina: Presenza di soli tre medici e quindi impossibilità di assicurare la turnazione. Rischio concreto di chiusura del reparto.Neurologia. Reparto di fatto già chiuso. Garantisce infatti solo qualche ricovero di giorno, non effettua le consulenze notturne.Endoscopia. Pur essendo l’endoscopia il riferimento di tutto il comprensorio (Barcellona, Patti, Sant’Agata di Militello) garantisce il servizio solo dalle 8 alle 14, festivi esclusi.Pneumologia. Reparto chiuso, nonostante la presenza di un territorio che è polo industriale.Pronto soccorso: Carenza di medici e spazi logistici”.
“Tempi di attesa interminabili. Previsto un potenziamento ma lavori mai iniziati da oltre due anni. Ortopedia. Appena 8 posti letto, insufficienti per un reparto che accoglie tutto il comprensorio. Impossibilità di interventi chirurgici programmati e carenza di medici. Oncologia. Non esiste il reparto ma neppure un ambulatorio per i trattamenti con i numerosi pazienti costretti a recarsi a Taormina, con gravi disagi anche dal punto di vista logistico che si aggiungono ai già problemi presenti a causa della patologia tumorale.Come si può ben comprendere, un quadro davvero desolante ma soprattutto di grande insicurezza per il cittadino.Per questo, con la massima deferenza, si chiude un intervento delle Pregiatissime Autorità affinché si possano risolvere le criticità e assicurare alla nostra comunità quel diritto alla Salute che oggi la Sanità pubblica non riesce a garantire costringendo, ma solo coloro che possono farlo, a rivolgersi ai privati o, in molti casi ad intraprendere i cosiddetti “viaggi della speranza” negli ospedali del Nord, con aggravio di costi familiari, ma anche per la stessa spesa sanitaria siciliana”, concludono gli esponenti dell’opposizione.
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